venerdì 23 settembre 2011

L'ultimo Dario Argento

Giallo e Dracula 3D


Giallo (2010) è l’ultimo lavoro di Dario Argento, anche se non è un vero e proprio horror, ma rientra nel genere thriller truculento che va così di moda. Molti critici ne parlano come di un’opera interessante anche se non del tutto riuscita, altri di un fiasco colossale. Davide Pulici su Nocturno Cinema fa notare: “Giallo non è uno strazio vederlo. Adrien Body è simpatico nella parte di un commissario nevrotico e tabagista, un newyorkese capitato non si sa come alla questura di Torino”. Il film è prodotto dalla Film Commission di Torino, sembra uno spot turistico della città piemontese, non ha grande atmosfera, la fotografia è un pretesto per ritrarre scorci torinesi, ma la colonna sonora è intensa. Il giallo del titolo svela il finale, perché è il colore della pelle del killer e non si tratta di un cinese come si potrebbe pensare, ma di un uomo malato di itterizia. Il killer è un tassista che carica le vittime, le porta in un gasdotto abbandonato e le fa a pezzi. Macelleria tipo Hostel (2005 - 2007) di Eli Roth, come da copione per un horror contemporaneo che si basa sulla rappresentazione della violenza. Argento esibisce in rapida sequenza corpi fatti a pezzi, ma non risparmia amputazioni di labbra, dita e altre parti anatomiche. Brody nei panni del poliziotto funziona, Emmanuelle Seigner non è il massimo, Elsa Pataki è convincente. Il serial killer è abbastanza ridicolo con la sua faccia gialla.


Davide Pulici aggiunge che “le musiche sono pessime, ma soprattutto è netta la sensazione che Dario Argento stia facendo Dario Argento per programma, senza crederci, senza provare emozioni”. Non condividiamo il giudizio negativo sulle musiche che ci sembrano una delle cose migliori della pellicola. Giallo è costellato di momenti splatter, dettagli di carneficine, viscere esibite, tutto secondo la ricetta dell’ultimo Dario Argento reduce dai Masters of Horror. Argento ha cominciato a girare Giallo nel maggio 2008 a Torino, città magica per Argento che vi ha ambientato il mitico Profondo Rosso.


Nel 2009 il film è stato presentato a numerosi festival internazionali facendo registrare un buon interesse critico. A luglio 2011 finalmente è arrivato sul grande schermo, dopo essere uscito in dvd. Vediamo una breve scheda tecnica. Soggetto e Sceneggiatura: Jim Agnew, Sean Keller e Dario Argento. Scenografie: Davide Bassan. Musiche: Marco Werba. Aiuto regista. Roy Bava. Effetti Speciali: Sergio Stivaletti. Fotografia: Frederic Fasano. Interpreti: Adrien Brody, Emanuelle Seigner, Elsa Pataky.


Molto esaustiva la sinossi pubblicata sul sito ufficiale del regista. “Giallo sceglie le sue vittime in base alla loro bellezza, perché lui non è bello. Schernito e deriso nell’orfanotrofio in cui era stato rinchiuso da piccolo, ora prova piacere nel rapire donne bellissime e nel torturarle. Le sottopone a indicibili sevizie, lasciandole a lungo agonizzanti, fino a quando non è completamente appagato. Poi le uccide brutalmente e si disfa dei loro corpi. Giallo è una macchina di morte di incredibile efficienza; sa sempre con esattezza quando e come colpire; e sa, con precisione, quale sarà la sua vittima successiva. È molto scaltro e intelligente, individuando le sue prede soprattutto fra le turiste. L’ultima è una studentessa asiatica, che ha appena rapito e tiene prigioniera nel suo sordido nascondiglio. Ma ha già individuato anche la prossima: una splendida fotomodella di nome Celine (Elsa Pataky). Intanto Linda (Emmanuelle Seigner), sua sorella, è appena giunta a Torino ed è molto preoccupata perché Celine non dà più sue notizie. Decide di rivolgersi alla polizia che affida il caso all’Ispettore Enzo Avolfi, personaggio piuttosto schivo e che non gode di grande stima fra i suoi colleghi. Le caratteristiche del caso lo inducono a concentrare la sua attenzione su un pericoloso serial-killer, soprannominato Giallo, ancora in libertà. Fra Enzo e Linda si crea un vero e proprio affiatamento e le indagini procedono in collaborazione. Intanto viene rinvenuto il corpo privo di vita della giovane studentessa asiatica. L’Ispettore Avolfi, che conosce bene la psicologia di quel serial-killer, è certo che, se non riuscirà a fermare Giallo, la prossima vittima sarà proprio Celine…"


Gianni Rondolino su La Stampa del 4 luglio 2011 scrive: “Giallo è un film che rientra, a pieno titolo, tanto nello stile quanto nella poetica del regista: sia per il soggetto affrontato, il tema di fondo, i personaggi tratteggiati; ma sia soprattutto per la costruzione drammatica e spettacolare di una storia che fin dall’inizio prende alla gola lo spettatore”. Condividiamo l’opinione del critico. La tensione emotiva è importante e nel film di Argento è ai massimi livelli sin dalle prime inquadrature, mentre la storia non solo lascia a desiderare, ma rischia di rovinare la suspense. Gianni Rondolino sostiene che “Dario Argento supera la crisi espressiva che aveva caratterizzato i film diretti nel corso dell’ultimo decennio, anche se si confronta ancora una volta con una trama banale”. Verissimo. La situazione poliziesca è ripetitiva, gli omicidi efferati si assomigliano tutti, la storia è scontata, la sceneggiatura è debole, ma l’attrazione per questa pellicola deriva dalla grande tensione che sorregge la struttura filmica. Dario Argento è un grande autore che mostra rigore formale nelle riprese e conferma di possedere uno stile teso e raffinato, capace di trasformare il banale in eccezionale, il già visto in qualcosa di nuovo e appassionante. Non è impresa facile ed è la cifra stilistica che valorizza un film di per sé modesto.


L’ultima opera di Dario Argento è la più attesa, ma non l'abbiamo ancora vista, perché mentre scriviamo queste note è in fase di post-produzione. Si tratta di Dracula 3D, il primo esperimento di horror italiano in tre dimensioni, girato nel 2011 nelle campagne di Biella, fingendo che fossero la Transilvania. Tutti dicono che sarà il film della rinascita, persino Davide Pulici e Manlio Gomarasca, che ultimamente non sono stati teneri con Dario Argento. Il regista romano si occupa di vampiri per la prima volta, dopo aver recitato un cammeo in Amore all’ultimo morso (1992) di John Landis, pure se in quel film non interpretava un revenant.


Dracula 3D di Dario Argento, scritto e sceneggiato dal bravo Antonio Tentori e dal fumettista Stefano Piani, ripercorre fedelmente la storia originale di Bram Stoker, concedendosi poche divagazioni. Dario Argento e il produttore spagnolo Enrique Cerezo (presidente dell’Atletico Madrid) hanno collaborato alla scrittura senza essere troppo invadenti. Il film verrà presentato al Los Angeles Film Market e lo vedremo in tutti i cinema italiani a partire da gennaio 2012.


Gli appassionati possono attingere informazioni sul sito dedicato: www.dracula3d.it, insolitamente ricco di notizie, backstage e interviste. Il regista ha fatto pubblicare persino la sinossi del film dalla prima scena all’ultima, sempre che sia quella vera. La storia entra subito nel vivo con il massacro di una ragazza da parte di una misteriosa entità, ma è soltanto il primo di una lunga serie di omicidi. La vicenda si svolge al castello di Dracula, dove il libraio Jonathan Harker è stato invitato per sistemare la biblioteca del conte, ma in agguato abbiamo la giovane Mirna (amante del vampiro) che vuole morderlo sul collo.


Argento afferma: “Il mio Dracula è diverso da quello di Coppola. Dracula è il principe delle tenebre, il maestro delle follie sanguinarie, il massimo dell’orrore. Ho amato tutti i film su Dracula che sono stati prodotti, dai tempi del muto sino a oggi, e proprio per questo ho voluto fare una cosa originale, sanguinaria ma pure sentimentale. Il mio Dracula ama, non si limita a odiare”.


Il film è ambientato nei Carpazi, anche se la Transilvania è stata ricostruita nei boschi di Biella, in un castello del 1300 perfettamente conservato. Dario Argento afferma di aver optato per Biella non per meri motivi di budget, ma “perché i luoghi storici del sanguinario Vlad Tepes, sono ormai troppo turistici e sfruttati, quindi privi dell’energia malefica necessaria”. Dracula 3D è un piccolo kolossal prodotto da Multimedia Film Production (Roma), Enrique Cerezo P.C. (Madrid) e Les Films de l’Astre (Parigi). Niente più Medusa, per fortuna. I produttori sono gli italiani Roberto Di Girolamo e Gianni Paolucci. Il punto forte della pellicola è una moderna e sofisticata tecnologia 3D, che unita agli effetti speciali di Sergio Stivaletti non dovrebbe deludere gli spettatori. Thomas Kretschmann (La sindrome di Stendhal) è il conte Dracula, lo spagnolo Unax Ugalde è Jonathan Harker, Marta Gastini è un’affascinante Mirna (21 anni, alessandrina, giovane promessa vista in televisione ne I Borgia), Asia Argento è la torbida Lucy, Rutger Hauer è Van Helsing (in mancanza di Peter Cushing).


La fotografia del grande Luciano Tovoli (piombinese come me… ed è motivo di orgoglio) è di buon auspicio per la riuscita del film, perché quando ci sono di mezzo i vampiri le luci sono fondamentali. Tovoli lo ricordiamo con piacere nel cast tecnico di Suspiria. Dracula 3D di Dario Argento può essere un successo e - diciamolo come una sorta di scongiuro - può segnare la rinascita del nostro re del terrore.



Gordiano Lupi


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