venerdì 1 marzo 2013

La compagna di viaggio (1980)

di Ferdinando Baldi

Ferdinando Baldi (1927 - 2007)

Regia: Ferdinando Baldi. Soggetto e Sceneggiatura: Ferdinando Baldi. Montaggio: Giancarlo Venarucci. Fotografia. Sergio Martinelli. Scenografia: Gastone Carsetti. Costumi. Ruggero Vitrani. Aiuto Regista. Giampiero Mele. Commento Musicale: Marcello Giombini (Edizioni Nazionalmusic Milano). Addetto alla Produzione: Tiziano Sarno. Operatore alla Macchina: Franco Bruni. Doppiaggio: C.V.D.. Colore: Technicolor. Produzione: Cooperativa Rinascita Cinematografica. Interni (e alcuni esterni): Cinecittà SPA. Esterni: Roma, Civitavecchia. Interpreti: Annamaria Rizzoli, Marisa Mell, Annie Belle, Marina Lotar Frajese, Gastone Moschin, Giorgio Bracardi, Loris Peota, Serena Grandi, Raf Luca, Pino Ferrara, Massimo Pittarello, Giovanni Tamberi, Francesco Caracciolo, Anna Moana Pozzi.


Ferdinando Baldi (1927 - 2007) è un laureato in lettere che lascia l’insegnamento ed entra nel cinema a soli venticinque anni, grazie al produttore Tiziano Longo che gli fa girare Il prezzo dell’onore (1952). Baldi si specializza nel genere storico - mitologico, ma fa buone cose anche nel western e a fine carriera realizza alcuni film di produzione statunitense. Nel campo della commedia sexy si ricorda per poche pellicole. La prima è L’inquilina del piano di sopra (1977), interpretata da Lino Toffolo, Silvia Dionisio, Pippo Franco, Liana Trouchè, Mario Colli, Teo Teocoli, Enzo Cannavale e Mario Maranzana. Silvia Dionisio è la disinibita protagonista interpreta anche de La ragazza del vagone letto (1979), un thriller erotico girato insieme a La compagna di viaggio (1980), altra commedia sexy costruita sulle grazie di Annamaria Rizzoli. Nel cast ci sono anche Annie Belle, Gastone Moschin, Giorgio Bracardi, Marisa Mell, Pino Ferrara, Raf Luca e le future dive del porno Moana Pozzi e Marina Frajese. Fernando Baldi non è un regista specializzato in cinema sexy, la sua produzione migliore è di genere avventuroso e western, logico che il film non sia esente da pecche.

Marina Frajese

Il film è girato su un treno - contemporaneamente a La ragazza del vagone letto - e ha il merito di riunire un buon gruppo di bellezze attorno alla presenza carismatica del “barone” Gastone Moschin. Siamo al canto del cigno della commedia sexy, la Rizzoli si dà un gran da fare, ma la sua popolarità raggiunge il culmine quando il genere è alla frutta. La compagna di viaggio è una pellicola interpretata da un buon cast di attori, ma il limite evidente sta in una sceneggiatura - trash (opera del regista) che pare quasi improvvisata. Un film a episodi scollegati, segnati da tempi comici quasi sempre sbagliati, tenuti insieme dall’esile collante di una coppia di ladri (Moschin - Rizzoli) in viaggio per rubare un carico di lingotti d’oro.  

Serena Grandi

Nel frattempo ne accadono di tutti i colori. Marina Frajese (non ancora passata al porno e doppiata in torinese) ci delizia con una prodiga esibizione delle sue grazie nelle vesti della paziente di uno psichiatra (Ferrara) che prova a farle superare il blocco del nudo. Serena Grandi (doppiata da burina ciociara) esibisce un seno abbondante nei panni di una sposina illibata, coadiuvata da un modesto Loris Peota. Marisa Mell è una snob in sottoveste nera che paga un culturista per fargli delle foto ma pretende di non essere toccata. Una sensuale Annie Belle - dagli stupendi occhi color verde azzurro - fa innamorare il politico Bracardi ma finisce a letto con il culturista.


Il film completo

Annamaria Rizzoli giganteggia nelle parti sexy, a cominciare da un servizio fotografico nelle solite cascate dalle parti di Roma, che non c’entra assolutamente niente con il resto del film. Raf Luca è il cameriere del vagone letto, un comico scadente, che non strappa mai un sorriso, colpevole anche una sceneggiatura raffazzonata e inconcludente. Il finale è del tutto avulso dal resto della storia, perché Moschin e la Rizzoli investono i soldi rubati nel cinema, visto che la ragazza è una modesta attrice che sogna il successo, ma il film è un fallimento, quindi sono costretti a mettere in pratica nuovi piani. Si ricorda una velata satira nei confronti di Federico Fellini: “Un suo film costa sei miliardi”, come se il regista volesse fare un ironico paragone con i suoi prodotti commerciali, in questo caso addirittura due al prezzo di uno. Il film interpretato dalla Rizzoli è Il mondo delle donne e a girarlo non è Fellini - che rifiuta sdegnato - ma un suo assistente. Moana Pozzi - alle prime armi e non ancora diva del porno - si intravede per due sequenze in bikini, a bordo di una nave in partenza dal porto di Civitavecchia.

Bracardi - Belle

Tra gli attori ricordiamo Giorgio Bracardi in una delle consuete interpretazioni estrapolate dai personaggi di Alto Gradimento, a base di “Che te frega?” e altri momenti cabarettistici. Annamaria Rizzoli e Marina Frajese si contendono la palma dell’attrice più nuda in una pellicola che vorrebbe essere commedia sexy, ma che spesso si trasforma in giallo erotico e che fondamentalmente resta cinema trash alla massima potenza. In ogni caso ci sono gli scambi di coppie, di camere, i qui pro quo erotici, i doppi sensi verbali, insomma, gli ingredienti tipici della commedia sexy. Il cast di bellezze è stellare: Rizzoli, Mell, Belle, Grandi, Frajese, Pozzi. Purtroppo non tutto sono ancora famose e soprattutto la storia non aiuta a mettere in mostra la loro bravura.

Annamaria Rizzoli

Citiamo anche un odioso siparietto gay con Francesco Caracciolo, un paio di sequenze che oggi sarebbero tacciate della peggiore omofobia, ma che nel 1980 venivano tollerate. “Non si capiva dove il regista volesse andare a parare”, ricorda la Rizzoli in un’intervista a Nocturno. Non l’abbiamo capito neppure noi, infatti. Persino la colonna sonora - che nei titoli viene definita commento musicale - è fuori luogo.

Ancora Rizzoli supersexy

Marco Giusti su Stracult esagera come sempre: “Film chiave del porno e della commediaccia all’italiana, diretto da uno specialista di avventurosi che mai ha trafficato il genere. (….) Teoricamente fondamentale”. Pino Farinotti non ritiene meritevole il film di alcuna stella, ma si limita a riassumere la trama. Morando Morandini neppure lo cita. Paolo Mereghetti assegna una stella: “Sketch noiosissimi da pochade stantia e topless di attrici non ancora famose. Neanche battute della Rizzoli come L’Europa è viva il cinema è morto strappano un sorriso da esteti del brutto. Con il vagone letto più immobile della storia del cinema”.

Gordiano Lupi

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